Come creare il lievito madre

INGREDIENTI:

  • Frina 00 (di buona qualità)
  • acqua in bottiglia o filtrata

PROCEDIMENTO:

Giorno 1
Mettere in un vaso di vetro 50g di farina (quella che si preferisce, io ho usato della farina tipo 00) insieme a 80g di acqua a temperatura ambiente filtrata o in bottiglia. Mescolare e lasciare riposare su un ripiano della cucina per 24 ore coprendo l’imboccatura del vaso con un telo.


Giorno 2
Prendere 50g del composto preparato ieri, metterlo in un altro vaso e aggiungere a questi 50g altri 50g di farina (della stessa tipologia del giorno precedente) e 80g di acqua. Mescolare bene e rimettere il vaso nello stesso posto di ieri. Lasciare riposare 24 ore coprendo l’imboccatura del vaso con un telo.

(il composto preparato il giorno precedente che non abbiamo utilizzato può essere utilizzato in altre preparazioni in cucina o buttato)


Giorno 3
Prelevare 50g del composto del giorno precedente e aggiungere 50g di farina (della stessa tipologia dei giorni precedenti) e 80g di acqua. Mescolare bene e lasciare riposare 24 ore coprendo l’imboccatura del vaso con un telo.

(il composto preparato il giorno precedente che non abbiamo utilizzato può essere utilizzato in altre preparazioni in cucina o buttato)


Giorno 4
A seconda del tipo di farina utilizzato si potrebbe già osservare un raddoppio nel volume del composto. Tuttavia, se dovesse essere stata utilizzata una farina integrale o semi integrale, il lievito potrebbe essere solo aumentato di volume. Procedere prelevando di nuovo 50g di starter (il composto mescolato il giorno precedente) e aggiungere 50g di farina e 80g di acqua. Mescolare e lasciare riposare 24 ore.

(il composto preparato il giorno precedente che non abbiamo utilizzato può essere utilizzato in altre preparazioni in cucina o buttato)


Giorno 5
Il composto avrà in superficie molte bolle che indicano che il lievito sta prendendo forza. A questo punto è già possibile utilizzare per la prima volta il lievito ma è preferibile usarlo nella preparazione di crecker, grissini o impasti che non prevedono grosse lievitazioni in quanto il lievito è ancora molto giovane per grandi lievitati.


Prelevare 50g di starter e aggiungere 100g di farina e 100g di acqua.


Rinfresco del licoli

In questo modo si è ottenuto un lievito madre in crema (licoli). Il rinfresco si realizza aggiungendo a 50g di licoli 100g di farina e 100g di acqua. Questa operazione va eseguita una volta a settimana, se dovesse essere conservato in frigorifero (chiudendo in barattolo ermeticamente), oppure una volta ogni due giorni se dovesse essere conservato a temperatura ambiente. Qualora la temperatura ambiente dovesse essere particolarmente elevata è opportuno rinfrescarlo giornalmente.

Questo è il procedimento da eseguire settimanalmente (o ogni due giorni) per nutrire il tuo lievito madre.

l lievito madre è abitudinario. Meglio rispettare orario, tipi di farina e acqua ad ogni rinfresco. Io per esempio rinfresco il mercoledì mattina dopo colazione usando sempre la stessa qualità e marca di farina che compro dal panettiere del mio paese; uso solo acqua filtrata perché ho il depuratore.

È possibile creare un lievito madre senza glutine con farina di riso o di grano saraceno seguendo le stessi dosi e procedimento descritti sopra. Potrebbero servire un paio di rinfreschi in più prima di vederlo con le bolle in superficie; ci vorrà solo più pazienza.

La pasta madre solida

Il lievito madre in crema è adatto a tutti i lievitati, ma per preparazioni come il panettone il lievito ideale è il lievito madre solido. E’ possibile trasformare il licoli in pasta madre solida dopo qualche mese di rinfreschi costanti. Deve essere forte e rendere bene in preparazioni meno complicate come il pane o la pizza.

In ogni caso per trasformare il tuo licoli in pasta madre solida questo è il procedimento:

  • 50g licoli
  • 50g farina 00
  • 10g acqua

Impastare con le mani fino a ottenere un panetto liscio e setoso. Dare la forma di un cilindro e arrotolarlo in un panno bianco di cotone o lino (io uso lenzuola vecchie pulite e tagliate). Fare un nodo stretto e mettere il lievito in un contenitore con chiusura ermetica leggermente aperto. Conservare nella parte alta del frigorifero per 1 settimana e poi rinfrescare con le medesime dosi.

Il lievito avanzato dal rinfresco (circa 60g) può essere utilizzato per le preparazioni della settimana rinfrescandolo in questo modo (ricetta qui)

Potrebbero volerci un paio di rinfreschi perché sia ben in forma per grandi lievitati; su questo sito troverete tantissime ricette per usare il vostro lievito madre in ogni fase del suo percorso.

Come riconoscere un lievito madre forte?

Durante il rinfresco deve avere un odore delicato di matrice alcolica, non pungente e acido. In quest’ultimo caso vi sconsiglio di utilizzarlo per grandi lievitati come il panettone ma è più adatto per un pane semplice (ricetta qui) oppure dei crecker o taralli (ricetta qui). Il lievito è attivo e in salute quando, dopo aver rinfrescato la parte che volete usare subito, essa il mattino dopo si presenta piena di bolle e raddoppiata in volume. Quel tipo di lievito è adatto ad ogni preparazione compreso il panettone. Ovviamente la stagione, la farina, l’acqua, il clima sono variabili che possono condizionare le sue prestazioni ma si tratta solo di capire cosa gli piace e come.

È obbligatorio di utilizzare sempre la stessa tipologia di farina e la stessa marca, meglio se biologica. Il mio Cesare, che ha ormai 6 anni, non è felice quando cambio marca di farina. Se per qualunque motivo doveste cambiarla dategli 2/3 settimane per abituarsi alla novità e portate pazienza.

Il lievito madre è per chi ha pazienza, per chi apprezza il processo, l’attesa e per chi si entusiasma del risultato.

TIPS: 1. E’ possibile usare una farina diversa dalla 00, ma il mio consiglio è di non farlo se è la prima volta che create un lievito madre da zero. Una volta capito il procedimento e sarà ben chiara la procedura, è possibile provare a crearne altri con farine più grezze. Ad esempio usando una farina di tipo 2, una farina di farro o di segale. Resta sottointeso che la farina scelta dovrà essere sempre della stessa tipologia ad ogni rinfresco e che potrebbero servire più giorni di quanto sopra spiegato per ottenere le bolle e il raddoppio del composto.

2. Le proporzioni per sostituire il lievito madre in una ricetta che prevede il lievito di birra sono queste:

100g di lievito madre per 10g di lievito di birra fresco oppure 100g di lievito madre per 5g di lievito di birra secco.

Pane di barbabietola

INGREDIENTI:

  • 70g lievitino (ricetta qui)
  • 100ml di estratto di barbabietola (il succo di 2 barbabietole che pesavano 240g)
  • 200g farina integrale
  • 100g farina tipo 1
  • 150ml acqua
  • 10g olio
  • 10g sale
  • semola q.b.

PROCEDIMENTO:

Lavare le barbabietole, bollirle in abbondante acqua, scolarle una volta diventate morbide (circa 30/40 minuti), spelarle della buccia e lasciarle intiepidire. Tagliare a pezzi le rape rosse cotto e metterle nell’estrattore a maglie strette fino a ottenere 100 ml di succo. La dose di 2 barbabietole è indicativa, in quanto potrebbero volercene 3 piccole o 1 e mezza grosse per ottenere la quantità di succo necessaria. Potete usare anche barbabietole già cotte e sotto vuoto se non è stagione di quelle fresche.

Mettere il lievitino, le farine, l’estratto di barbabietola e l’acqua nel recipiente della planetaria e impastare con il gancio. Quando inizia a formarsi l’impasto unire l’olio e continuare a impastare a media velocità. Quando saranno passati 3/4 minuti e si sarà formata la palla di impasto e sarà liscia e omogenea unire il sale e impastare ancora un paio di minuti.

Versare il composto su un piano leggermente infarinato e praticare le classiche pieghe a 3, poi girare l’impasto di 90 gradi e praticarne altre 3 richiudendo le pieghe laterali sotto all’impasto pirlandolo. Adagiare l’impasto in un contenitore di plastica con chiusura ermetica precedentemente unto e far lievitare in forno spento ma con luce accesa per 1 ora. Dopo un ora praticare altre 3 pieghe girandolo poi di 90 gradi e praticarne altre 3 pirlando i lati dell’impasto sotto al panetto.

Far lievitare ancora in forno spento ma con luce accesa sempre nel contenitore di plastica con coperchio per 3/4 ore. Una volta raddoppiato il volume dell’impasto dare la forma alla pagnotta.

Disporre l’impasto su un piano infarinato e praticare nuovamente due giri di pieghe a 3 e disporlo nei cestino rivestito di un telino spolverato abbondantemente di farina di riso e semola di grano duro. La cupola del pane dovrà adagiarsi sul cestino e nella parte a vista vedremo la parte inferiore che chiuderemo schiacciando bene tra loro i lembi di impasto che abbiamo pirlato precedentemente. Spolverare anche la superficie dell’impasto a vista e richiudere i lembi del telino sopra di esso. Mettere il cestino in frigorifero per 18/20 ore.

Accendere il forno a 250° in modalità statico e mettere fin da subito la pentola in ghisa col coperchio a scaldarsi al suo interno. Quando il forno sarà caldo prendere dal frigo il pane, rovesciarlo delicatamente su un foglio di carta forno, incidere la superficie con una lametta, prendere la pentola in ghisa dal forno e disporre il pane delicatamente all’interno della pentola. Chiudere con il coperchio e cuocere a 250 gradi per 25 minuti. Trascorso questo tempo togliere il coperchio e concludere la cottura senza per altri 10 minuti.

Se non avete una pentola in ghisa scaldare il forno a 250° in modalità statico, lasciare all’interno del forno la teglia che userete per adagiare sopra il pane in modo che si scaldi bene e pochi istanti prima di inserire il pane versare 3/4 cubetti di ghiaccio sul fondo del forno e chiudere subito il portello. In questo modo si creerà vapore all’interno del forno che aiuterà lo sviluppo ottimale del pane. Io procedo in questo modo, estraggo la teglia ben calda dal forno, verso il ghiaccio, chiudo il portello, giro il pane sulla teglia rivestita di carta forno, lo incido con la lametta su un lato e lo inserisco nel forno. Questo passaggio deve essere il più rapido possibile per evitare che il vapore si disperda durante l’apertura del forno. Cuocere per 20/25 minuti circa o fino a doratura desiderata; se dopo 10/15 minuti il pane è inizia a dorarsi troppo in superficie, coprire con un foglio di alluminio e terminare la cottura.

Far raffreddare il pane su una gratella prima di tagliarlo e gustarlo. Si conserva in un sacchetto di carta a sua volta in uno di plastica per una settimana circa o si può congelarlo a fette in un sacchetto apposito.

Pane zucca

INGREDIENTI:

  • 65g lievitino (ricetta qui)
  • 100g semola di grano duro
  • 100g tritordeum (o altra semola)
  • 150g farina manitoba (o altra farina a scelta)
  • 150g purea di zucca
  • 5g olio evo
  • 10g sale
  • 100ml acqua
  • olio di semi di girasole q.b.
  • spago da cucina
  • semola e farina di riso q.b.

PROCEDIMENTO:

Frullare la zucca cotta rendendola crema e aggiungerla al lievitino e alle farine nel recipiente della planetaria. Impastare con il gancio aggiungendo a filo e poco per volta l’acqua fino a formare una palla di impasto. Aggiungere l’olio e lasciare che il composto lo inglobi completamente e poi unire il sale e impastare ancora un paio di minuti.

Versare l’impasto su un piano da lavoro e praticare un primo giro di pieghe, dopodichè riporre l’impasto pirlato in un contenitore ermetico e lasciare riposare a temperatura ambiente per mezz’ora. Trascorso questo tempo praticare un altro giro di pieghe e riporre di nuovo il composto nel contenitore ermetico e lasciare lievitare in forno spento ma con luce accesa per 4 ore. A questo punto prendere l’impasto, praticare un altro giro di pieghe e preparare un canovaccio pulito adagiato su una ciotola. Spolverare abbondantemente il canovaccio di semola di grano duro e farina di riso (o solo una della due) e adagiare la pagnotta ottenuta sul telino appoggiando a contatto con il tessuto la cupola dell’impasto. Chiudere bene i lembi di impasto che abbiamo pirlato pigiandoli tra di loro e spolverare anche la superficie di farina di riso e semola. Chiudere i lembi del canovaccio sulla pagnotta e mettere a riposare in frigo per 12/20 ore.

Scaldare il forno a 250° in modalità statico e intanto dare la forma alla pagnotta. Tagliare 5 pezzi di spago da cucina lunghi circa 40 cm, immergerli in una ciotola con olio di semi di girasole e lasciare che lo spago si impregni per qualche minuto. Su una teglia rivestita di carta forno appoggiare i pezzi di spago formando tanti raggi che si toccano al centro e ribaltare la pagnotta sul centro dei raggi. Prendere le estremità di un pezzo di spago e annodarli fra loro facendo un nodo che si posizioni sul centro della cupola del pane cercando di tirare abbastanza ma non troppo formando una piccola protuberanza nell’impasto. Procedere in questo modo per ogni pezzo di spago tagliando lo spago in eccesso ogni volta.

Cuocere per 15 minuti a 250° poi coprire con un foglio di carta alluminio e finire la cottura per 15/20 minuti. Si conserva in un sacchetto per pane o in un sacchetto di carta a sua volta in uno di plastica per una settimana circa.

Pane ai pomodori secchi

INGREDIENTI:

  • 65g lievitino (ricetta qui)
  • 200g farina tipo 1
  • 120g acqua
  • 6g sale
  • 6 cucchiai olio dei pomodori secchi sottolio
  • 6 cucchiai di pomodorini secchi sottolio
  • farina di riso e semola di grano duro q.b.

PROCEDIMENTO:

Mettere il lievitino, la farina e l’acqua nell’impastatrice e impastare con il gancio. Quando inizia a formarsi l’impasto unire l’olio e continuare a impastare a media velocità. Quando saranno passati 3/4 minuti e si sarà formata la palla di impasto e sarà liscia e omogenea unire il sale e impastare ancora un paio di minuti. Infine aggiungere i pomodori secchi e impastare fino a quando saranno completamente uniformi nell’impasto. Per essere incorporati perfettamente potrebbe volerci un po’ di tempo, dai 5 ai 10 minuti.

Versare il composto su un piano leggermente infarinato e praticare le classiche pieghe a 3, poi girare l’impasto di 90 gradi e praticarne altre 3 richiudendo le pieghe laterali sotto all’impasto pirlandolo. Adagiare l’impasto in un contenitore di plastica con chiusura ermetica precedentemente unto e far lievitare in forno spento ma con luce accesa per 1 ora. Dopo un ora praticare altre 3 pieghe girandolo poi di 90 gradi e praticarne altre 3 pirlando i lati dell’impasto sotto al panetto.

Far lievitare ancora in forno spento ma con luce accesa sempre nel contenitore di plastica con coperchio per 3/4 ore. Disporre l’impasto su un piano infarinato e praticare nuovamente due giri di pieghe a 3 e disporlo nel cestino rivestito di un telino spolverato abbondantemente di farina di riso e semola di grano duro. La cupola del pane dovrà adagiarsi sul cestino e nella parte a vista vedremo la parte inferiore che chiuderemo schiacciando bene tra loro i lembi di impasto che abbiamo pirlato precedentemente. Spolverare anche la superficie dell’impasto a vista e richiudere i lembi del telino sopra di esso. Mettere il cestino in frigorifero per 24 ore.

Accendere il forno a 250 gradi in modalità statico e mettere fin da subito la pentola in ghisa col coperchio a scaldarsi al suo interno. Quando il forno sarà caldo prendere dal frigo la pagnotta, rovesciarla delicatamente su un foglio di carta forno, incidere la superficie con una lametta, prendere la pentola in ghisa dal forno e disporre il pane delicatamente all’interno della pentola. Chiudere con il coperchio e cuocere a 250 gradi per 20 minuti. Trascorso questo tempo togliere il coperchio e concludere la cottura a 220 gradi per altri 10 minuti.

Se non avete una pentola in ghisa scaldate il forno a 250° in modalità statico, lasciate all’interno del forno la teglia che userete per adagiare sopra il pane in modo che si scaldi bene e pochi istanti prima di inserire il pane versate 3/4 cubetti di ghiaccio sul fondo del forno e chiudete subito il portello. In questo modo si creerà vapore all’interno del forno che aiuterà lo sviluppo ottimale del pane. Io procedo in questo modo, estraggo la teglia ben calda dal forno, verso il ghiaccio, chiudo il portello, giro il pane sulla teglia rivestita di carta forno, lo incido con la lametta su un lato e lo inserisco nel forno. Questo passaggio deve essere il più rapido possibile per evitare che il vapore si disperda durante l’apertura del forno. Cuocere per 20 minuti circa o fino a doratura desiderata.

Far raffreddare il pane su una gratella prima di tagliarlo e gustarlo.

Panini all’olio

INGREDIENTI:

  • 50g lievitino (ricetta qui)
  • 260g farina Manitoba
  • 140ml latte vegetale senza zucchero tiepido
  • 20g yogurt di soia senza zucchero
  • 10g zucchero
  • 25g olio evo
  • 5g sale

PROCEDIMENTO:

Mettere nel recipiente della planetaria il lievitino, la farina, lo zucchero e lo yogurt. Impastare con il gancio unendo a filo e poco per volta il latte di soia. Quando si sarà formata la palla di impasto aggiungere l’olio e lasciare che si assorba completamente. Infine aggiungere il sale e impastare fino a completo assorbimento.

Versare il composto su un piano da lavoro infarinato e praticare il primo giro di pieghe a 3 riponendo poi l’impasto pirlato in un contenitore ermetico precedentemente unto. Lasciare lievitare in forno spento ma con luce accesa per un ora. Trascorso questo tempo prendere l’impasto, praticare un altro giro di pieghe a 3 e lasciare lievitare ancora nel contenitore in forno per 2/3 ore.

Formare i panini dividendo l’impasto in 5 pezzi da 100g circa, stendere ogni pezzo di impasto con un matterello ottenendo una superficie rettangolare e spessa mezzo cm. Tagliare a metà la superficie stesa con un coltello, nella parte più corta, formando due quadrati, e arrotolare su se stesso l’impasto steso formando tanti rotolini. Procedere in questo modo per ogni pezzo di impasto e per formare i panini. Adagiare il pane su una teglia rivestita di carta forno leggermente distanziati tra loro e lasciare lievitare per 5/6 ore in forno spento ma con luce accesa.

Cuocere a 220 gradi per 15 minuti circa. Sono perfetti per essere farciti o per accompagnare un piatto principale. Si conservano fino a una settimana in un sacchetto per il pane o potete congelarli e scongelarli mettendoli 5 minuti in forno caldo o laciandoli a temperatura ambiente per mezz’ora.

Se li preferite più grandi potete evitare di tagliare in due quadrati ogni pezzo di impasto steso e arrotolare su se stesso direttamente il rettangolo di impasto creando così un panino un po’ più grande. Procedere a far lievitare nello stesso modo e cuocere a 220 gradi per 20 minuti circa.

Pane ai mirtilli

INGREDIENTI:

  • 55g lievitino (ricetta qui)
  • 100g farina Manitoba
  • 100g farina integrale
  • 1 banana schiacciata
  • 130g acqua
  • 3 cucchiai sciroppo d’acero (o il dolcificante che preferite)
  • 20g olio d’oliva
  • 1 pizzico di sale
  • 100g mirtilli freschi
  • farina di riso e di semola q.b.

PROCEDIMENTO:

Mettere il lievitino, le farine e la banana schiacciata nel recipiente della planetaria. Impastare con il gancio unendo a filo e poco per volta l’acqua. Quando si sarà formato l’impasto aggiungere l’olio e lasciare che si assorba completamente all’impasto. Successivamente unire lo sciroppo d’acero e impastare fino a ottenere un composto liscio, omogeneo e leggermente appiccicoso. A questo punto unire il pizzico di sale e impastare fino al completo assorbimento.

Infarinare i mirtilli e aggiungerli poco per volta al composto impastando con la foglia alla minima potenza. Quando tutti i mirtilli saranno incorporati uniformemente alll’impasto versare il composto su un piano da lavoro infarinato e praticare il primo giro di pieghe a 3. Riporre l’impasto in un contenitore precedentemente unto con chiusura ermetica e lasciare riposare in forno spento ma con luce accesa per un ora. Trascorso questo tempo praticare un altro giro di pieghe a 3, riporre di nuovo il composto nel contenitore ermetico e lasciare lievitare in forno spento ma con luce accesa per 4 ore circa.

Dopo 4 ore rivestire un cestino per il pane o una semplice ciotola con un telino pulito e ricoprirne abbondantemente la superficie di farina di semola e farina di riso. Praticare un altro giro di pieghe a 3 pirlando bene il pane e adagiare la cupola ottenuta a contatto del telino rivestito di farina. Schiacciare i lembi in vista dell’impasto tra di loro e spolverare altra farina di semola e di riso sulla superficie. Chiudere i lembi del telino sul pane e riporre il cestino in frigo per 20/24 ore.

Accendere il forno statico a 250° con la pentola in ghisa al suo interno fin da subito. Quando il forno sarà in temperatura prendere il pane dal frigo, ribaltarlo su un foglio di carta forno e praticare un’incisione con una lametta sulla superficie laterale del pane. Prendere la pentola in ghisa dal forno, togliere il coperchio adagiare la pagnotta al suo interno con la carta forno, richiudere con il coperchio e mettere a cuocere in forno per 20 minuti circa.

Dopo 20 minuti togliere il coperchio e cuocere altri 5 minuti abbassando il forno a 230°.

Far raffreddare su una gratella prima di tagliare il pane. Si conserva in un sacchetto di carta a sua volta in uno di plastica per 5/6 giorni oppure potete farlo a fette e congelarlo, scongelando il necessario in forno, a temperatura ambiente o in un tosta pane.

Se non possedete una pentola in ghisa potete cuocerlo tranquillamente in forno statico a 250° adagiato su una teglia meglio se già ben calda. Vi consiglio di inserire nel forno una ciotolina piena di acqua o 2 cubetti di ghiaccio adagiati sul fondo del forno. Il vapore aiuterà a ottenere una cottura ottimale. Controllate solo che non si abbronzi troppo il pane essendo la temperatura molto alta. In caso succeda dopo 15 minuti circa coprite con un foglio di carta stagnola la superficie del pane e continuate la cottura.

Pizzette

INGREDIENTI:

  • 100g lievitino (ricetta qui)
  • 500g farina manitoba
  • 20g olio evo
  • 10g sale
  • 400g acqua
  • 300g passata di pomodoro
  • 100g mozzarisella
  • origano q.b.
  • sale q.b.

PROCEDIMENTO:

Metti il lievitino e la farina nel recipiente della planetaria e impasta con il gancio unendo a filo e poco per volta l’acqua. (in base al tipo di farina e al suo assorbimento dei liquidi potrebbe volerci un po’ più di acqua o un po’ di meno) Quando si sarà formata una palla di impasto unire l’olio impastando sempre a media velocità con il gancio. Quando anche l’olio sarà completamente incorporato all’impasto unire il sale e impastare fino al suo completo assorbimento.

Versare l’impasto su un piano di lavoro infarinato praticando due giri di pieghe a 3. Riporre l’impasto in un contenitore ermetico precedentemente oliato e lasciare lievitare in forno spento ma con luce accesa per un’ora.

Dopo un’ora prendere l’impasto, versarlo sul piano infarinato, praticare altri due giri di pieghe a 3 e riporlo nuovamente nel contenitore ermetico. Lasciare lievitare l’impasto in forno spento con luce accesa per 3/4 ore.

Trascorso questo tempo praticare altri due giri di pieghe a 3 all’impasto, riporlo nel contenitore e lasciarlo riposare il frigo per 20/24 ore.

Il giorno dopo tagliare l’impasto in tanti pezzi da 40 grammi l’uno e praticare ad ognuno due giri di pieghe a 3 formando una cupola piena e soda. Mettere su una teglia di carta forno ben distanziati (io per ogni teglia ne metto massimo 12) e fare lievitare in forno spento con luce accesa per 1 ora.

Dopo questa lievitazione schiacciare con le dita ogni pallina di impasto formando la base delle pizzette. Mettere in forno spento con luce accesa per 4/5 ore. Scaldare il forno in modalità statico a 250 gradi e intanto condire le pizzette con un cucchiaio di passata di pomodoro, 3 cubetti di mozzarisella, una spolverata di origano e un pizzico di sale.

Cuocere in forno caldo per 10/15 minuti.

Pane di Hokkaido vegano

INGREDIENTI PER IL WATER ROUX:

  • 100ml acqua
  • 20g farina 0

INGREDIENTI:

  • 120g lievitino (ricetta qui)
  • 300g farina
  • 20g burro di soia
  • 30g olio di semi di girasole
  • 30g zucchero
  • 10g sale
  • 100g acqua

PROCEDIMENTO:

Preparare il giorno prima di impastare la water roux mettendo acqua e farina in un pentolino e portando a bollore per 3 minuti. Si formerà una sorta di besciamella molto solida che faremo raffreddare e conserveremo coperta da pellicola in frigo fino al giorno dopo quando impasteremo.

Mettere nel recipiente della planetaria il lievitino, la farina, il burro, l’olio, lo zucchero e la water roux. Impastare con il gancio unendo a filo e poco per volta l’acqua. Vi sembrerà troppa ma date tempo all’impasto di assorbirla e otterrete un impasto perfetto, ci vorranno circa 4 minuti impastando a media velocità. Solo quando l’impasto si sarà formato unire il sale e impastare ancora un paio di minuti.

Praticare le classiche pieghe a 3 all’impasto adagiato su un piano da lavoro infarinato e poi ancora altre tre richiudendo le piegature laterali nella parte sotto dell’impasto pirlandolo. Imburrare un contenitore di plastica con coperchio e adagiarvi dentro l’impasto che faremo lievitare in forno spento ma con luce accesa per 4 ore o fino al raddoppio del volume dell’impasto.

Una volta raddoppiato divideremo l’impasto in 3 parti uguali, pesandolo 246g per ogni panetto. Per ogni terzo di impasto praticheremo una volta le pieghe a tre, lo gireremo di 90 gradi e lo arrotoleremo più stretto possibile su se stesso chiudendo pizzicando alla fine del rotolino e lo disporremo in una teglia da plum cake da 28 cm rivestita di carta forno. I 3 rotolini non dovranno toccarsi all’interno della teglia, si toccheranno lievitando successivamente. Una volta data la forma ad ogni pezzo di impasto fare lievitare in forno spento con luce accesa per 3/4 ore o fino a quando le 3 cupole avranno raggiunto il bordo della teglia.

Cuocere in forno statico a 180 gradi per 30/40 minuti; se dopo 20 minuti è già molto brunito coprire con un foglio di carta stagnola per i successivi 10 minuti di cottura.

Pan brioche

INGREDIENTI:

  • 200g lievitino (ricetta qui)
  • 150g farina tipo 2
  • 40g olio di semi di girasole
  • 50g zucchero di canna
  • mezzo cucchiaino di polvere di vaniglia
  • latte di soia q.b.

PROCEDIMENTO:

Mettere nell’impastatrice il lievitino, la farina, lo zucchero, l’olio e la vaniglia. Impastare con il gancio unendo a filo e poco per volta il latte di soia fino a ottenere un composto morbido e liscio. Versare l’impasto su un piano infarinato e procedere eseguendo le pieghe fino a quando otterremo un panetto liscio e compatto ripiegando le ultime pieghe sotto il panetto ottenuto.

Tagliare il panetto in 4 parti, dovrebbero pesare circa 125gr l’una, e praticare le pieghe per ogni mini panetto ottenuto, formando così dei paninetti di impasto con la superficie liscia e compatta. Schiacciare leggermente il paninetto cercando di dargli una forma ovale e disporlo in una teglia da plumcake precedentemente rivestita di carta forno. Procedere in questo modo per tutti e 4 i pezzi di impasto e disponendoli nella teglia lasciare dello spazio tra un paninetto e l’altro. Lasciar lievitare in forno spento ma con la luce accesa per 8 ore e successivamente cuocere a 180° in forno ventilato per 20/25 minuti.