Se utilizzate lievito di birra scioglierlo in mezzo bicchiere di acqua tiepida con mezzo cucchiaino di zucchero. Lasciare riposare 5 minuti coperto da un panno e poi procedere con la ricetta considerando questa preparazione il vostro “lievitino”.
Mettere il lievitino, la farina, lo zucchero, l’olio e un cucchiaino di cannella nel recipiente della planetaria. Impastare con il gancio aggiungendo a filo e poco per volta il latte di soia fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo.
Praticare un paio di pieghe di rinforzo e poi stendere l’impasto alto circa 1 centimetro su un piano infarinato, dandogli una forma rettangolare. Spalmare la marmellata lasciando 1cm dal bordo dell’impasto, spolverare sulla confettura 1 cucchiaino di cannella e decorare la superficie con le mandorle tritate grossolanamente. Arrotolare il composto molto stretto, dalla parte piu’ stretta, e praticare 2 tagli per il lato lungo formando 2 lembi di impasto. Intrecciare i lembi di impasto stando attenti a non far fuori uscire il ripieno e disporre la babka in uno stampo da plumcake rivestito di carta forno.
Far lievitare in forno spento ma con luce accesa per 8 ore circo, o fino al raddoppio del volume, e successivamente cuocere a 200° in forno statico per 20 minuti, poi coprire con un foglio di carta stagnola e finire la cottura per altri 15 minuti circa. Si conserva in una tortiera oppure in un contenitore ermetico per 3/4 giorni oppure potete congelarla a fette e scaldarla in forno o nel tostapane all’occorrenza.
Per prima cosa mettere a colare lo yogurt di soia versandolo su un colino rivestito di una garza pulita. [Se utilizzate il lievito di birra scioglietelo in 40g di acqua tiepida e mezzo cucchiaino di zucchero mescolando fino a quando l’acqua sarà torbida. Quindi aggiungetelo al posto del mio lievitino di lievito madre insieme agli altri ingredienti e seguite la ricetta che sto per descrivere.]
Mettere il lievitino, la farina, la vaniglia e lo zucchero nel recipiente della planetaria. Impastare con il gancio lentamente versando a filo il latte vegetale tiepido. Lasciare che si formi una palla di impasto e intanto sciogliere a bagnomaria o in microonde il burro. Versare il burro nella planetaria e impastare alla minima potenza per un paio di minuti. Quando l’impasto inizia ad assorbire il burro aumentare la velocità. Impastare fino a quando il composto sarà attaccato completamente al gancio e la ciotola sarà pulita, in questo modo l’impasto sarà ben incordato e facile da maneggiare.
Versare il composto su un piano da lavoro imburrato o infarinato e praticare delle pieghe formando un panetto compatto e liscio; pirlare creando una cupola densa e omogenea. Adagiare l’impasto nel recipiente della planetaria, coprire con pellicola da cucina e mettere a lievitare in forno spento ma con luce accesa per 12 ore. Io lo preparo la sera e lo lascio lievitare tutta la notte. [Se usate lievito di birra questo passaggio di attesa sarà molto più breve, non più di 3/4 ore o fino a quando l’impasto sarà triplicato di volume.]
La mattina successiva, o trascorse le 12 ore [o le 4 ore], prendere l’impasto lievitato, versarlo su un piano da lavoro, praticare un giro di pieghe a tre e pirlare formando una cupola densa e soda. Rivestire una teglia di metallo per panettone di carta forno o usare un pirottino di carta per panettone da 500g e adagiarvi al suo interno l’impasto pirlato. Far lievitare in forno spento ma con luce accesa fino a quando la cupola raggiungerà il bordo della teglia. A me ci sono volute circa 3 ore ma dipende dalla temperatura che c’è nel vostro forno quindi valutate voi. [Ci vorrà più o meno lo stesso tempo anche se userete lievito di birra.]
Quando il panettone avrà raggiunto e superato il bordo del pirottino cuocere in forno statico a 170 gradi per 15 minuti, quindi coprire con un foglio di carta alluminio e proseguire la cottura per altri 20 minuti. Io ho usato la sonda e l’ho tolto dal forno quando il suo interno misurava 94 gradi ma in generale la cottura dovrebbe essere perfetta dopo 30/35 minuti. Se avete usato una teglia di metallo togliere il panettone dalla teglia eliminando la carta forno e lasciarlo raffreddare completamente su una gratella. Se invece avete usato un pirottino di carta, appoggiate il panettone sulla gratella così come lo sfornate e aspettate che sia ben freddo.
Io di solito lo faccio il giorno prima per poi farcirlo il giorno dopo. Riposare un giorno intero gli permette di ottenere la consistenza perfetta per essere tagliato e farcito.
Tagliare il panettone, ormai freddo, a fette di circa un centimetro ciascuna formando almeno 8 dischi di pane senza contare il cappello che servirà solo come guarnizione.
Dopo 12 ore in frigo lo yogurt sarà diventato denso come un formaggio spalmabile. Metterlo in una ciotola e aggiungere lo zucchero a velo mescolando bene. Tagliare i canditi a pezzetti non troppo piccoli e le nocciole e il cioccolato a pezzi grossolani. Ora siamo pronti a farcire.
Appoggiare il disco più basso su un piatto, spalmare la crema di yogurt in modo uniforme e decorare la superficie con i pezzi di canditi. Appoggiare due dischi di pane sopra la farcia allo yogurt e procedere a farcire il secondo strato. Spalmare la nocciotella uniformemente sul pane e decorare la superficie con il cocco rapè coprendo il tutto con due dischi di pane. Spalmare due cucchiai di burro di arachidi, poi spalmare sopra ad esso la composta di lamponi e infine spalmare gli altri due cucchiai di burro di arachidi sul disco di panettone che coprirà la confettura. In questo modo il pane non si bagnerà e potrete gustarlo con calma senza che la composta di lamponi coli negli altri strati. Infine procediamo a farcire l’ultimo strato, il quarto. Adagiare un ulteriore disco di pane e spalmare la crema di nocciole uniformemente decorandone la superficie con le nocciole e il cioccolato a pezzi, richiudendo con l’ultimo disco di panettone.
Prima di chiudere con il cappello praticare un taglio a croce formando 4 spicchi per ogni ripieno. A questo punto adagiare il cappello sulla sommità degli strati e decorare la superficie con zucchero a velo.
Consiglio di farcire il panettone poco prima di gustarlo, ed eventualmente conservare in frigo in un contenitore ermetico per un paio di giorni.
Queste sono solo idee di farciture ma potete sostituire ciò che volete con quello che più vi piace; per esempio potete farcire uno strato con crema pasticciera e frutti rossi oppure con burro di arachidi e fette sottili di banana oppure ancora con una confettura di mele arricchita da uvette e pinoli o con un semplice velo della vostra confettura preferita. Date sfogo alla vostra fantasia e sarà un successo assicurato.
Privare la zucca della buccia e dei semi e tagliare a cubetti piccoli la polpa. Mettere la zucca in una pentola dai bordi alti insieme alle stecche di cannella, il succo del limone e lo zucchero. Lasciare macerare il tutto per un’oretta e poi cuocere a fuoco medio con coperchio appoggiato ma lasciando aperto uno spiraglio.
Girare di tanto in tanto e lasciare che la zucca diventi una sorta di poltiglia; per ottenere questo risultato ci vorrà almeno un’ora, ma dipende molto da quanto grossi avete tagliato i cubetti di zucca. Quando la zucca è ben cotta aggiungere la cannella in polvere e cuocere ancora 5 minuti, quindi eliminare le stecche di cannella e frullare con il frullatore ad immersione per dare la consistenza densa e cremosa che vogliamo.
Con l’aiuto di un cucchiaio versare la confettura nei vasetti, lavati e sterilizzati in precedenza, chiudendoli bene con il tappo. Ora potete scegliere se conservare i vasetti in frigorifero per un massimo di una settimana oppure sterilizzarli e conservarli nel tempo. Se deciderete per la lunga conservazione dovrete mettere i vasetti in una capiente pentola dai bordi alti insieme ad abbondante acqua e portare a ebollizione per 20 minuti, dopodichè estrarre i vasetti dall’acqua e aspettare che la capsula scenda; in questo modo si formerà il vuoto all’interno del vasetto e la vostra confettura durerà nel tempo.
Si conservano per 3/4 anni al riparo dalla luce in un luogo fresco e asciutto.
Mettere tutti gli ingredienti, tranne la confettura, nel recipiente della planetaria e impastare con la foglia fino a ottenere un composto uniforme che si attaccherà completamente a quest’ultima. Se non si dispone di una planetaria, mettere tutti gli ingredienti secchi in una ciotola, mescolare e poi unire uno per volta quelli liquidi amalgamando con un cucchiaio all’inizio e, appena si forma un composto, con le mani.
Disporre l’impasto ottenuto su un piano da lavoro infarinato leggermente e dividerlo a metà. Stendere una delle due parti di impasto con un matterello creando un disco spesso mezzo centimetro; adagiarlo in una tortiera da 20cm, meglio se con bordo rimovibile, e schiacciare bene il composto sull’estremità creando il bordo della nostra crostata. Forare la superficie della frolla con i rebbi di una forchetta e spalmare uniformemente la confettura su tutta la superficie.
Stendere il resto della pasta frolla alta mezzo centimetro e con una rotella tagliare tante strisce lunghe e larghe circa 1cm. Decorare la superficie della crostata con le strisce ottenute. Per realizzare un intreccio, adagiare dapprima le strisce verticali e poi intrecciare le strisce orizzontali partendo dalla parte più in basso della torta; esempio: se disporrete 5 strisce verticali ripiegherete su se stesse la prima, la terza e la quinta striscia di pasta frolla. Adagerete la striscia orizzontale sopra la seconda e la quarta striscia e ricoprirete la striscia orizzontale con i lembi di impasto ripiegati precedentemente. Ora alzerete la seconda e la quarta striscia partendo dall’alto e adagerete la striscia orizzontale sulla prima, terza e quinta striscia. Procedete in questo modo, alternando sempre le strisce, fino a ricoprire uniformemente la superficie della crostata. Ritagliare gli eccessi di impasto e unire le estremità delle strisce di frolla al bordo della crostata.
Cuocere in forno ventilato a 180 gradi per 45 minuti circa.
Far raffreddare la crostata su una gratella togliendola dalla teglia e conservare, una volta fredda, in una tortiera per 3/4 giorni.
Mettere le farine, la scorza di limone, lo zucchero, l’olio e l’acqua nel recipiente dell’impastatrice. Impastare con la foglia fino a ottenere una palla di impasto che si attaccherà ad essa. Adagiare il composto ottenuto su un piano da lavoro infarinato e stenderlo con un matterello fino a uno spessore di mezzo centimetro.
Con un coppa pasta creare dei cerchi di impasto e adagiarli su una teglia per pasticcini. (se non l’avete verranno bellissimi anche solo adagiandoli su una teglia rivestita di carta forno) Schiacciare leggermente il centro del disco con le dita in modo da formare un piccolo solco e adagiare un cucchiaino di confettura di ciliegie.
Con l’impasto avanzato tagliare delle piccole stelline, o la forma che preferite, con un taglia biscotti adatto e adagiarlo sopra la confettura spingendolo leggermente all’interno di essa. Procedere in questo modo fino a esaurimento degli ingredienti.
Cuocere in forno ventilato a 180 gradi per 25 minuti circa.
Lavare le ciliegie, privarle del nocciolo e metterle in una pentola dai bordi alti insieme allo zucchero.
Cuocere a fiamma bassa per un’ora circa, girando spesso con un cucchiaio di legno, o fino a quando le ciliegie si saranno completamente cotte formando un composto denso e appiccicoso. Se volete una confettura senza pezzi potete minipimerarla a fine cottura.
Si conserva in frigorifero in un vasetto di vetro con chiusura ermetica per una settimana. Per conservarla nel tempo dovrete sterilizzare i vasetti e i tappi facendoli bollire in acqua per 20 minuti, poi riempirli di marmellata, meglio se ancora calda, e chiudere i vasetti ermeticamente con i tappi. Bollire i vasetti di confettura in acqua per 20 minuti, tirarli fuori dall’acqua e aspettare che la capsula del tappo scenda per avere la conferma che il vostro vasetto di confettura sia sottovuoto. Si conserva per 3/4 anni in un luogo buio e fresco.
Mettere olio e zucchero in una ciotola. Mescolare con una frusta fino a formare una “cremina”. Aggiungere le farine, la scorza di limone, la cannella, il sale, le nocciole tritate e le mandorle tritate. Mescolare versando a filo il latte di soia.
Aggiungere il bicarbonato mescolando velocemente, versare il composto il una teglia ad anello da 20cm rivestita di carta forno e cuocere a 180° in forno ventilato per 35 minuti.
Fare raffreddare la torta su una gratella e una volta freddata tagliare longitudinalmente a metà formando due dischi. Spalmare la confettura di fragole uniformemente sul disco inferiore e infine adagiare il disco superiore sulla confettura. Spolverare di zucchero a velo a piacere e gustare.
Si conserva sotto una campana di vetro o in una tortiera per 2/3 giorni.
Lavare le fragole, asciugarle e privarle del picciolo. Tagliarle a pezzi piccoli, metterle in una pentola capiente di acciaio dal fondo alto o in una pentola antiaderente insieme allo zucchero.
Cuocere a fuoco medio/basso girando di tanto in tanto per circa 40 minuti o fino a quando la confettura si sarà addensata. Quando sarà pronta girando con un cucchiaio di legno la confettura resterà attaccata ad esso.
Si conserva in frigorifero in un vasetto di vetro ermetico per una settimana. Per conservarla nel tempo dovrete sterilizzare i vasetti e i tappi facendoli bollire in acqua per 20 minuti, poi riempirli di marmellata, meglio se ancora calda, e chiudere i vasetti ermeticamente con i tappi. Bollire i vasetti di confettura in acqua per 20 minuti, tirarli fuori dall’acqua e aspettare che la capsula del tappo scenda per avere la conferma che il vostro vasetto di confettura sia sottovuoto. Si conserva per 3/4 anni in un luogo buio e fresco.
Preparare la base mettendo farina, olio, acqua e un pizzico di sale nel recipiente della planetaria e impastare con la foglia fino al formarsi di una palla di impasto.
Sciogliere lo zucchero in un pentolino senza mescolare e quando inizia a brunirsi aggiungere il burro mescolando facendo girare il manico della pentola con il polso. Quando sarà tutto brunito, denso e sciolto versare il caramello in due mini teglie da crostata, adagiare subito a contatto con il caramello la parte vellutata e rotonda delle albicocche tagliate a metà ricoprendone l’intera superficie.
Stendere la pasta brisè con un matterello alta circa 1 centimetro e ritagliarne due cerchi grandi quanto le mini teglie rivestite di caramello e albicocche. Adagiare su di ognuna un disco di pasta brisè rivestendola completamente e schiacciando bene i bordi per non far fuoriuscire il caramello e i succhi delle albicocche in cottura. (meglio usare una teglia dai bordi abbastanza alti lasciando liberi un paio di centimetri del bordo della teglia in modo che i succhi della frutta e il caramello non fuoriescano dalla teglia)
Cuocere in forno ventilato a 180 gradi per 20 minuti circa.
Appena sfornate girare le tarte tatin subito su un piatto e gustare tiepida o conservare sotto una campana di vetro, una volta freddate, per 2/3 giorni.
200g marmellata di arance rosse e kiwi (ricetta qui)
PROCEDIMENTO:
Stendere la pasta frolla alta mezzo centimetro su un piano precedentemente infarinato. Con un taglia biscotti a forma di stella formare tante stelle e metà delle stelle ottenute tagliarle al centro con un taglia biscotti a forma di stella più piccolo creando così una cornice a forma di stella. Disporre un cucchiaino di marmellata sul centro della stella piena e adagiare la cornice a forma di stella sopra la marmellata, schiacciando leggermente con le dita per far aderire i due lembi di pasta in modo che non si separino in cottura. Rimpastare i lembi di pasta frolla avanzata e ripetere il procedimento fino a esaurimento degli ingredienti.
Adagiare i biscotti ottenuti su una teglia rivestita di carta forno, a debita distanza l’uno dall’altro e cuocere in forno ventilato a 180 gradi per 10/15 minuti.
Conservare i biscotti in una biscottiera di vetro o di latta con tappo ermetico per 4/5 giorni al massimo.