Rose cocco e limone

INGREDIENTI:

  • 90g lievito madre
  • 500g farina tipo 1
  • 250g latte di cocco in lattina
  • 80g olio di semi
  • 90g eritritolo
  • scorza di un limone bio
  • un pizzico di sale
  • crema cocco e vaniglia (o cioccolato, cacao, marmellata…)
  • la scorza di due limoni bio

PROCEDIMENTO:

Mettere lievito, eritritolo, scorza di limone, sale e farina nel recipiente della planetaria montando il gancio. Aggiungere la parte liquida del latte di cocco in lattina ed iniziare ad impastare a media velocità. Quando si sarà formata una palla di impasto abbassare la velocità e aggiungere l’olio impastando con pazienza fino ad assorbirlo completamente. A questo punto aumentare la velocità per un paio di minuti per fare incordare l’impasto. Versare il composto di un piano infarinato e praticare qualche piega, poi riporre l’impasto in un contenitore ermetico e lasciare lievitare a circa 27° per 8 ore. Ogni due ore praticare qualche piega all’impasto e rimettere a lievitare al caldo. Trascorse le 8 ore l’impasto deve essere triplicato.

A questo punto riporre il contenitore in frigo almeno per una notte. (Può stare in frigo fino a 36 ore) Il mattino dopo stendere l’impasto con un mattarello spesso circa un cm e ricoprire una metà con la crema che preferite (io con crema al cocco e vaniglia e scorza di due limoni bio). Ripiegare la metà Senza crema sulla crema e tagliare delle strisce larghe circa 2/3 cm. Praticare un taglio al centro Senza separare i due lembi e arrotolare su se stesso partendo dalla parte non tagliata formando una rosellina. Disporre in una teglia per muffin e lasciare lievitare al caldo per 3 ore circa.

Cuocere in forno statico a 190° per 15/20 minuti. Spennellare con sciroppo d’acero appena sfornati e gustare.

Si conservano in un porta biscotti ermetico per 3/4 giorni o si possono congelare e scongelare all’occorrenza.

Nuvolone

INGREDIENTI:

  • 70g lievito madre rinfrescato (o 5g di lievito di birra)
  • 400g farina tipo 1
  • 100g zucchero di canna
  • 80g olio di semi di girasole
  • 20g sciroppo d’acero
  • Buccia di 1 arancia
  • 180ml latte di soia
  • Un pizzico di sale
  • Marmellata a scelta (io di albicocche)

PROCEDIMENTO:

Mettere il lievito, lo zucchero, la farina, la buccia di arancia e il latte nella planetaria e impastare con il gancio fino a formare un impasto grossolano. Aggiungere lo sciroppo d’acero e lasciare che il composto lo incorpori perfettamente, quindi aggiungere l’olio.

Attendere che l’olio sia incorporato nell’impasto formando un panetto liscio, omogeneo e non appiccicoso.

Versare il composto su un piano da lavoro e praticare qualche piega formando un panettone denso; metterlo in un contenitore con chiusura ermetica e lasciare lievitare in forno con la luce accesa per 4/5 ore. A questo punto mettere il contenitore in frigo per 24 ore.

Una volta maturato l’impasto in frigo prenderlo, rovesciare sul piano da lavoro e dividerlo in tante palline da 70/80g l’una.

Stendere ogni pallina con le mani formando un disco non troppo sottile, adagiare un cucchiaino di marmellata al centro e chiudere i lembi delicatamente senza tirare troppo schiacciandoli tra di loro. Procedere in questo modo fino ad esaurimento dell’impasto e della marmellata.

Potete usare la marmellata che preferite, nel mio caso quella di albicocche.

Disporre le palline ripiene in una teglia rotonda ad anello rivestita di carta forno creando una fiore a vostro piacere. Considerate che le palline si gonfieranno, quindi in questa fase non devono toccarsi.

Lasciare lievitare in forno spento con luce accesa mettendo la teglia dentro a un sacchetto per alimenti (tipo quello in cui compriamo il panettone) chiuso con uno spaghetto di metallo, per 2/3 ore.

Rimuovere il sacchetto e cuocere in forno statico a 180° per 15/20 minuti circa o fino a quando è leggermente dorata la superficie. Non cuocetelo troppo perché ne perderà in morbidezza.

Lasciare raffreddare su una gratella privandolo delicatamente della teglia e della carta forno e servire con una spolverata di zucchero a velo.

È perfetto per colazione o per una merenda scenografica. Potete anche fare tanti paninetti ripieni separati in modo che siano monoporzioni o dargli la forma che preferite.

Si conserva sotto una campana per dolci o un contenitore ermetico per 4/5 giorni a temperatura ambiente. Potete anche congelarlo, meglio se già porzionato, e scaldarlo al momento del bisogno in forno a 160° per 5 minuti.

Bagel

INGREDIENTI:

  • 100g lievitino (ricetta qui) (o 10g di lievito di birra fresco o 5g di lievito di birra secco)
  • 280/300ml latte di soia
  • 600g farina
  • 50g olio evo
  • 10g sale
  • 1 cucchiaio sciroppo d’acero
  • 1 cucchiaino acqua

PROCEDIMENTO:

Se utilizzate il lievito di birra per prima cosa sciogliere il lievito scelto in mezzo bicchiere di acqua tiepida con mezzo cucchiaino di zucchero. Mescolare bene e considerare questa preparazione come il vostro lievitino (potrebbe servirvi meno latte, quindi inseritelo lentamente nell’impasto).

Mettere il lievitino, la farina, e il latte tiepido nel recipiente della planetaria impastando con il gancio fino a ottenere un impasto denso morbido ma non appiccicoso. Aggiungere l’olio e lasciare che l”impasto lo incorpori perfettamente, quindi aggiungere il sale e impastare ancora un paio di minuti.

Praticare un giro di pieghe e mettere l’impasto in un contenitore con tappo ermetico precedentemente unto. Lasciare lievitare in forno spento ma con luce accesa per 2 ore.

Trascorso questo tempo dividere l’impasto in 4/6 porzioni dello stesso peso e praticare delle pieghe su ogni pezzo creando delle cupole dense e sodo. Creare con le mani tanti salsicciotti di impasto lunghi e unire i lembi schiacciandoli bene tra di loro, ricordando di farli lunghi e abbastanza sottili creando un foro, unendo i lembi, almeno del diametro di un bicchiere perche’ lievitando il buco si ridurra’ molto.

Adagiare i bagel su una teglia ricoperta di carta forno e, con le mani umide o un pennello in silicone bagnare la superficie di ogni panino. Lasciare lievitare in forno spento ma con luce accesa fino al raddoppio del volume (circa 3/4 ore).

Spennellare abbondantemente la superficie con una bagna fatta emulsionando sciroppo d’acero e acqua (o anche solo acqua se non li volete dolciastri) e cuocere in forno statico a 200 gradi per 15-20 minuti. Lasciare raffreddare su una gratella e gustare come preferite.

Per una colazione mi piace mangiarlo farcito con burro vegetale e marmellata o con una crema di frutta secca, mentre per un brunch o un pranzo vi consiglio di farcirlo con formaggio vegetale (ricetta qui), salume vegetale, verdure grigliate, pomodori secchi, olive, guacamole o tutto cio’ che preferite.

Si conservano in un sacchetto di carta a sua volta in uno di plastica per una settimana circa. Potete congelarli, già tagliati oppure no, e gustarli all’occorrenza scaldandoli nel tostapane o in forno a 160° per 5/10 minuti.

Treccia al cioccolato

INGREDIENTI:

  • 50g lievitino (ricetta qui)
  • 140g farinadi farro (o la farina che preferite)
  • 50g gocce di cioccolato fondente
  • 90g acqua
  • 30g zucchero
  • 30g olio di semi di girasole
  • scorza di mezza arancia bio non trattata
  • un cucchiaio di sciroppo d’acero

PROCEDIMENTO:

Mettere nel recipiente della planetaria il lievitino, la farina, lo zucchero, la scorza di arancia e l’olio e impastare con il gancio versando a filo e poco per volta l’acqua fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. (ci vorranno circa 3/4 minuti)

Infarinare le gocce di cioccolato e unirle all’impasto impastando ancora con il gancio per un minuto circa o fino a quando le gocce si saranno inglobate uniformemente nell’impasto. Versare l’impasto su un piano da lavoro leggermente infarinato e praticare le classiche pieghe fino a ottenere un panetto con una cupola densa e compatta. Tagliare l’impasto in 3 parti uguali, meglio se hanno anche lo stesso peso, e praticare per ognuno dei panetti le classiche pieghe.

Con le mani dare una forma cilindrica ad ogni pezzo di impasto formando così i 3 lembi della treccia. Unire i capi del lembi di impasto e procedere a intrecciarli. Chiudere la treccia unendo le code dei lembi e metterla a lievitare per 6/8 ore in forno spento con luce accesa adagiata su una teglia rivestita di carta forno.

Spennellare la superficie con lo sciroppo d’acero e cuocere a 190 gradi in forno statico per 15 minuti e poi coprire con un foglio di stagnola e cuocere per altri 5/10 minuti.

Focaccine di halloween

INGREDIENTI:

  • 100g lievitino (ricetta qui) (o 10g di lievito di birra fresco o 5g di lievito di birra secco)
  • 150g farina manitoba
  • 150g semola di grano duro
  • una patata media bollita e schiacciata (80g circa)
  • 30g olio evo
  • 10g sale
  • 170g acqua

SALAMOIA:

  • 20g olio evo
  • 20g acqua
  • 10g sale fino

PROCEDIEMNTO:

Per utilizzare il lievito di birra: Sciogliere il lievito in mezzo bicchiere di acqua tipida con mezzo cucchiaino di zucchero. Quando l’acqua sarà torbida e il lievito ben sciolto procedere come indicato nella ricetta considerando questa preparazione il vostro lievitino.

Mettere nel recipiente dell’impastatrice il lievitino, le farine, l’acqua e impastare con il gancio fino a ottenere un composto omogeneo. Aggiungere la patata e impastare fino a quando l’impasto l’avrà amalgamata perfettamente. A questo punto unire l’olio e lasciare incorporare anche quest’ultimo, ci vorrà qualche minuto tenendo sempre l’impastatrice a media velocità. Infine aggiungere il sale e impastare ancora un paio di minuti.

Versare l’impasto su un piano da lavoro infarinato e praticare un giro di pieghe e pirlare. Disporre il composto in un recipiente di plastica con chiusura ermetica unto precedentemente e lasciare lievitare in forno spento ma con luce accesa 2/3 ore.

Quando l’impasto sarà raddoppiato dividere l’impasto in tanti pezzi da 40g ciascuno. Praticare le classiche pieghe per ognuno di loro, creare una cupola densa e omogenea per ogni focaccina e disporre i panetti su una teglia da forno rivestita di carta forno a debita distanza (io 12 per teglia, 3 file da 4 focaccine). Far lievitare in forno spento ma con luce accesa per 1 ora e trascorso questo tempo schiacciare le palline di impasto con le dita creando le basi delle focaccine.

Intanto preparare la salamoia emulsionando 20g di olio evo con 20g di acqua e 10g di sale fino. Girare vigorosamente con un cucchiaino fino a quando il sale si sarà sciolto completamente.

Versare uniformemente la salamoia e rifare i solchi con le dita in modo che la salamoia entri bene all’interno dei buchi.

Mettere in forno spento con luce accesa a lievitare 2/3 ore, o fino al raddoppio e successivamente cuocere in forno statico a 250 gradi per 12 minuti circa.

Prima di infornare le focaccine potete decorarle a tema halloween creando una faccia mostruosa con pezzettini di olive, come vedere in foto o creare delle pizzette rosse disponendo un cucchiaino di salsa di pomodoro su ogni focaccina e disegnare un ragno con metà oliva e con la restate metà creare le zampe. Potete dare sfogo alla vostra fantasia e personalizzare ogni focaccina con un personaggio mostruoso diverso.

Sono ottime calde ma anche a temperatura ambiente e si conservano in frigo in un contenitore ermetico per 3/4 giorni.

Come creare il lievito madre

INGREDIENTI:

  • Frina 00 (di buona qualità)
  • acqua in bottiglia o filtrata

PROCEDIMENTO:

Giorno 1
Mettere in un vaso di vetro 50g di farina (quella che si preferisce, io ho usato della farina tipo 00) insieme a 80g di acqua a temperatura ambiente filtrata o in bottiglia. Mescolare e lasciare riposare su un ripiano della cucina per 24 ore coprendo l’imboccatura del vaso con un telo.


Giorno 2
Prendere 50g del composto preparato ieri, metterlo in un altro vaso e aggiungere a questi 50g altri 50g di farina (della stessa tipologia del giorno precedente) e 80g di acqua. Mescolare bene e rimettere il vaso nello stesso posto di ieri. Lasciare riposare 24 ore coprendo l’imboccatura del vaso con un telo.

(il composto preparato il giorno precedente che non abbiamo utilizzato può essere utilizzato in altre preparazioni in cucina o buttato)


Giorno 3
Prelevare 50g del composto del giorno precedente e aggiungere 50g di farina (della stessa tipologia dei giorni precedenti) e 80g di acqua. Mescolare bene e lasciare riposare 24 ore coprendo l’imboccatura del vaso con un telo.

(il composto preparato il giorno precedente che non abbiamo utilizzato può essere utilizzato in altre preparazioni in cucina o buttato)


Giorno 4
A seconda del tipo di farina utilizzato si potrebbe già osservare un raddoppio nel volume del composto. Tuttavia, se dovesse essere stata utilizzata una farina integrale o semi integrale, il lievito potrebbe essere solo aumentato di volume. Procedere prelevando di nuovo 50g di starter (il composto mescolato il giorno precedente) e aggiungere 50g di farina e 80g di acqua. Mescolare e lasciare riposare 24 ore.

(il composto preparato il giorno precedente che non abbiamo utilizzato può essere utilizzato in altre preparazioni in cucina o buttato)


Giorno 5
Il composto avrà in superficie molte bolle che indicano che il lievito sta prendendo forza. A questo punto è già possibile utilizzare per la prima volta il lievito ma è preferibile usarlo nella preparazione di crecker, grissini o impasti che non prevedono grosse lievitazioni in quanto il lievito è ancora molto giovane per grandi lievitati.


Prelevare 50g di starter e aggiungere 100g di farina e 100g di acqua.


Rinfresco del licoli

In questo modo si è ottenuto un lievito madre in crema (licoli). Il rinfresco si realizza aggiungendo a 50g di licoli 100g di farina e 100g di acqua. Questa operazione va eseguita una volta a settimana, se dovesse essere conservato in frigorifero (chiudendo in barattolo ermeticamente), oppure una volta ogni due giorni se dovesse essere conservato a temperatura ambiente. Qualora la temperatura ambiente dovesse essere particolarmente elevata è opportuno rinfrescarlo giornalmente.

Questo è il procedimento da eseguire settimanalmente (o ogni due giorni) per nutrire il tuo lievito madre.

l lievito madre è abitudinario. Meglio rispettare orario, tipi di farina e acqua ad ogni rinfresco. Io per esempio rinfresco il mercoledì mattina dopo colazione usando sempre la stessa qualità e marca di farina che compro dal panettiere del mio paese; uso solo acqua filtrata perché ho il depuratore.

È possibile creare un lievito madre senza glutine con farina di riso o di grano saraceno seguendo le stessi dosi e procedimento descritti sopra. Potrebbero servire un paio di rinfreschi in più prima di vederlo con le bolle in superficie; ci vorrà solo più pazienza.

La pasta madre solida

Il lievito madre in crema è adatto a tutti i lievitati, ma per preparazioni come il panettone il lievito ideale è il lievito madre solido. E’ possibile trasformare il licoli in pasta madre solida dopo qualche mese di rinfreschi costanti. Deve essere forte e rendere bene in preparazioni meno complicate come il pane o la pizza.

In ogni caso per trasformare il tuo licoli in pasta madre solida questo è il procedimento:

  • 50g licoli
  • 50g farina 00
  • 10g acqua

Impastare con le mani fino a ottenere un panetto liscio e setoso. Dare la forma di un cilindro e arrotolarlo in un panno bianco di cotone o lino (io uso lenzuola vecchie pulite e tagliate). Fare un nodo stretto e mettere il lievito in un contenitore con chiusura ermetica leggermente aperto. Conservare nella parte alta del frigorifero per 1 settimana e poi rinfrescare con le medesime dosi.

Il lievito avanzato dal rinfresco (circa 60g) può essere utilizzato per le preparazioni della settimana rinfrescandolo in questo modo (ricetta qui)

Potrebbero volerci un paio di rinfreschi perché sia ben in forma per grandi lievitati; su questo sito troverete tantissime ricette per usare il vostro lievito madre in ogni fase del suo percorso.

Come riconoscere un lievito madre forte?

Durante il rinfresco deve avere un odore delicato di matrice alcolica, non pungente e acido. In quest’ultimo caso vi sconsiglio di utilizzarlo per grandi lievitati come il panettone ma è più adatto per un pane semplice (ricetta qui) oppure dei crecker o taralli (ricetta qui). Il lievito è attivo e in salute quando, dopo aver rinfrescato la parte che volete usare subito, essa il mattino dopo si presenta piena di bolle e raddoppiata in volume. Quel tipo di lievito è adatto ad ogni preparazione compreso il panettone. Ovviamente la stagione, la farina, l’acqua, il clima sono variabili che possono condizionare le sue prestazioni ma si tratta solo di capire cosa gli piace e come.

È obbligatorio di utilizzare sempre la stessa tipologia di farina e la stessa marca, meglio se biologica. Il mio Cesare, che ha ormai 6 anni, non è felice quando cambio marca di farina. Se per qualunque motivo doveste cambiarla dategli 2/3 settimane per abituarsi alla novità e portate pazienza.

Il lievito madre è per chi ha pazienza, per chi apprezza il processo, l’attesa e per chi si entusiasma del risultato.

TIPS: 1. E’ possibile usare una farina diversa dalla 00, ma il mio consiglio è di non farlo se è la prima volta che create un lievito madre da zero. Una volta capito il procedimento e sarà ben chiara la procedura, è possibile provare a crearne altri con farine più grezze. Ad esempio usando una farina di tipo 2, una farina di farro o di segale. Resta sottointeso che la farina scelta dovrà essere sempre della stessa tipologia ad ogni rinfresco e che potrebbero servire più giorni di quanto sopra spiegato per ottenere le bolle e il raddoppio del composto.

2. Le proporzioni per sostituire il lievito madre in una ricetta che prevede il lievito di birra sono queste:

100g di lievito madre per 10g di lievito di birra fresco oppure 100g di lievito madre per 5g di lievito di birra secco.

Strawberry jam babka

INGREDIENTI:

  • 100g lievitino (ricetta qui) (o 7g di lievito di birra fresco o 3g di lievito di birra secco)
  • 300g farina tipo 2
  • 40g zucchero di canna
  • 30g olio di semi di girasole
  • 2 cucchiaini di cannella in polvere
  • 100g latte di soia tiepido
  • 200g confettura di fragole (ricetta qui)
  • 20 mandorle pelate

PROCEDIMENTO:

Se utilizzate lievito di birra scioglierlo in mezzo bicchiere di acqua tiepida con mezzo cucchiaino di zucchero. Lasciare riposare 5 minuti coperto da un panno e poi procedere con la ricetta considerando questa preparazione il vostro “lievitino”.

Mettere il lievitino, la farina, lo zucchero, l’olio e un cucchiaino di cannella nel recipiente della planetaria. Impastare con il gancio aggiungendo a filo e poco per volta il latte di soia fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo.

Praticare un paio di pieghe di rinforzo e poi stendere l’impasto alto circa 1 centimetro su un piano infarinato, dandogli una forma rettangolare. Spalmare la marmellata lasciando 1cm dal bordo dell’impasto, spolverare sulla confettura 1 cucchiaino di cannella e decorare la superficie con le mandorle tritate grossolanamente. Arrotolare il composto molto stretto, dalla parte piu’ stretta, e praticare 2 tagli per il lato lungo formando 2 lembi di impasto. Intrecciare i lembi di impasto stando attenti a non far fuori uscire il ripieno e disporre la babka in uno stampo da plumcake rivestito di carta forno.

Far lievitare in forno spento ma con luce accesa per 8 ore circo, o fino al raddoppio del volume, e successivamente cuocere a 200° in forno statico per 20 minuti, poi coprire con un foglio di carta stagnola e finire la cottura per altri 15 minuti circa. Si conserva in una tortiera oppure in un contenitore ermetico per 3/4 giorni oppure potete congelarla a fette e scaldarla in forno o nel tostapane all’occorrenza.

Pizzette rosse ai 7 cereali

INGREDIENTI:

  • 70g lievitino (ricetta qui) (o 7 grammi di lievito di birra fresco o 3g di lievito di birra secco)
  • 400g farina ai 7 cereali (o una farina integrale o mista)
  • 20g olio evo
  • 10g sale
  • 320g acqua
  • 300g passata di pomodoro
  • 3 cucchiai origano essiccato
  • sale e pepe q.b.
  • 2 cucchiai olio evo

PROCEDIMENTO:

Se utilizzate lievito di birra per prima cosa sciogliere il lievito in mezzo bicchiere di acqua tiepida con mezzo cucchiaino di zucchero; questo sarà il vostro lievitino.

Mettere nel recipiente della planetaria il lievitino, la farina e l’acqua. Impastare con il gancio fino a formare un composto denso e liscio, dopodichè aggiungere l’olio e aspettare che si unisca completamente all’impasto; ci vorranno 5/8 minuti. Aggiungere il sale e impastare fino a completo assorbimento.

Versare l’impasto su un piano da lavoro infarinato e praticare un giro di pieghe a 3 pirlandolo formando una cupola densa e soda. Dividere l’impasto in tanti pezzi da 40g circa l’uno, praticare un giro di pieghe a 3 per ognuno di essi e pirlarli creando tante palline. Adagiare ogni pallina su una teglia rivestita di carta forno a debita distanza l’uno dall’altro. (io ho fatto 3 file da 4 palline per un massimo di 12 per ogni teglia).

Schiacciare con le mani ogni pallina creando la base delle pizzette e mettere in forno spento con luce accesa a lievitare per 5/6 ore. Intanto cuocere il pomodoro che ci servirà per condire le pizzette mettendo 2 cucchiai di olio evo in un pentolino, scaldarlo e poi unire la passata di pomodoro, l’origano, il sale e il pepe. Cuocere a fiamma bassa per 30 minuti circa o fino a quando si sarà asciugato bene, quindi farlo raffreddare.

Scaldare il forno a 250° in modalità statico e condire le pizzette con un generoso cucchiaio di pomodoro su ognuna di esse. Infornare e cuocere per 10/15 minuti.

Sono ottime calde, ma lo sono anche fredde; si conservano in un contenitore ermetico per 2/3 giorni.

Pan brioche bicolor

INGREDIENTI:

  • 100g lievitino (ricetta qui)
  • 200g farina grano duro
  • 200g farina tipo 1 (o quella che volete)
  • 250g latte vegetale
  • 60g olio di cocco (o olio di semi di girasole)
  • 35g zucchero
  • 10g sale
  • 20g cacao amaro

PROCEDIMENTO:

Mettere lievitino, farine, zucchero e latte vegetale nel recipiente della planetaria impastando con il gancio fino a quando si formerà una palla di impasto. Aggiungere l’olio di cocco sciolto e lasciare che l’impasto lo incorpori completamente; ci vorranno circa 8 minuti. Una volta che si è riformato la palla aggiungere il sale e impastare ancora un paio di minuti in modo che si amalgami bene.

Prelevare l’impasto dal contenitore, pesarlo e dividerlo in due parti uguali. Una parte rimetterla nel recipiente della planetaria insieme al cacao e impastare bene con il gancio fino a quando il cacao avrà dato un bel colore uniforme all’impasto; ci vorranno almeno 5 minuti. Sembrerà che serva altro liquido ma basterà avere un po’ di pazienza e l’impasto si colorerà perfettamente.

Intanto praticare un giro di pieghe alla metà senza cacao creando una cupola densa e soda e riporla in un contenitore ermetico precedentemente unto. Prendere l’impasto al cacao e praticare anche ad esso un giro di pieghe creando una cupola densa e soda e riporlo in un altro contenitore ermetico precedentemente unto. Mettere i due contenitori in forno spento ma con luce accesa per circa 3/4 ore o fino al raddoppio del volume.

A questo punto stendere il primo impasto senza cacao su un piano leggermente infarinato dandogli la forma di un rettangolo lungo ma largo al massimo come la vostra teglia da plumcake che intendete utilizzare (la mia 23cm) con uno spessore di 1 cm e metterlo da parte. Stendere allo stesso modo l’impasto al cacao dandogli la forma del precedente e spessore di 1 cm e adagiarlo sopra all’impasto bianco cercando di far combaciare i bordi. Stendere un ultima volta i due impasti in modo che si uniscano bene utilizzando un matterello, quindi arrotolare molto stretto l’impasto su se stesso partendo dal lato più corto, formando un grosso cilindro.

Rivestire di carta forno una teglia da plumcake da 23cm circa e adagiare il cilindro al suo interno. Mettere la teglia in un sacchetto per alimenti (tipo quello per il panettone) chiudendo con una pinza da cucina lasciando al suo interno un po’ di aria che permetterà di creare umidità all’interno del sacchetto aiutando il pane a lievitare perfettamente.

Mettere la teglia col sacchetto in forno spento ma con luce accesa per circa 6 ore dopodichè trasferire il tutto in frigo per almeno 12 ore. Dopo il riposo in frigo cuocere, togliendo il sacchetto, in forno statico a 210 gradi per 15 minuti, quindi coprire con un foglio di carta stagnola e continuare la cottura per altri 40 minuti.

Lasciare raffreddare su una gratella prima di tagliarlo e poi gustate come preferite. È un pane che si adatta ad essere utilizzato sia per preparazioni dolci, come spalmato di marmellata o nocciotella (ricetta qui) oppure anche in versione salata da il meglio di sè, come per esempio in un toast o come pane per accompagnare un secondo piatto.

È davvero scenografico e so che in ogni occasione lo userete sarà un successo!

N.B.: se volete usare il lievito di birra sostituite il lievito madre con 5g di lievito di birra secco oppure 10g di lievito di birra fresco. Dovrete prima scioglierlo in mezzo bicchiere di acqua tiepida insieme a mezzo cucchiaino di zucchero dopodichè usatelo come il vostro lievitino e seguite la ricetta. Vi sconsiglio di fare il passaggio in frigo, quindi una volta lievitato per 6 ore nel sacchetto cuocetelo in forno come descritto dalla ricetta.

Coniglietti di pane

INGREDIENTI:

  • 60g lievitino (ricetta qui) (oppure 5g di lievito di birra fresco o 2g di lievito di birra secco)
  • 300g farina tipo 1 (o quella che volete)
  • 50g zucchero
  • 15g sciroppo d’acero
  • 20g burro di cocco
  • un pizzico di sale
  • un pizzico di vaniglia in polvere
  • 200ml latte vegetale senza zucchero
  • frutti rossi essiccati( o uvetta) q.b.

PROCEDIMENTO:

Se utilizzate lievito di birra sciogliere il lievito in mezza tazzina di acqua tiepida e mezzo cucchiaino di zucchero; questo sarà il vostro lievitino.

Mettere lievitino, farina, zucchero, vaniglia, sciroppo d’acero e un pizzico di sale nel recipiente della planetaria. Impastare con il gancio versando a filo il latte tiepido lasciando che si formi un impasto. Aggiungere il burro di cocco sciolto quasi completamente in precedenza al microonde o a bagnomaria e impastare pazientemente prima al minimo, in modo da non far fuoriuscire dal recipiente il burro, e successivamente a media velocità fino a quando il composto avrà assorbito tutto l’ingrediente.

Versare l’impasto su un piano da lavoro infarinato e praticare un giro di pieghe pirlando e formando una cupola densa e soda. Lasciare lievitare in forno spento ma con luce accesa per 2 ore circa.

Trascorsa la prima lievitazione Dividere l’impasto in 8 pezzi da 40/50g ciascuno. Dividere ogni pezzo a occhio in 3 parti uguali: con una parte formare una pallina di impasto che sarà il corpo, con un altra parte prelevare prima una piccola porzione formando una pallina che sarà la coda e con il rimanete impasto creare un altra palla che sarà la testa. Con l’ultima parte di impasto formare un cilindro che attaccheremo sulla sommità della testa. Mettere a lievitare per 3/4 ore in forno spento ma con luce accesa e successivamente accendere il forno a 180° in modalità statico.

Quando i coniglietti saranno raddoppiati di volume tagliare con una forbice il cilindro sulla sommità della testa senza arrivare in fondo in modo da lasciare le orecchie ben attaccate alla testa e inserire le uvette, o i frutti rossi, sulla faccina creando gli occhi. Cuocere a 180° per 15/20 minuti e appena sfornati spennellare con un composto formato da un cucchiaio di sciroppo d’acero e un cucchiaio di acqua su tutta la superficie per renderli lucidi e invitanti.

Si conservano in un contenitore ermetico per 4/5 giorni e sono perfetti per la colazione, una merenda o un fine pasto. Non sono eccessivamente dolci e sono adatti a tutti.