Vheddar

INGREDIENTI:

  • 120g anacardi
  • 70g yogurt di soia senza zucchero(ricetta qui)
  • 55g rejuvelac (ricetta qui)
  • 10g lievito alimentare
  • 2g miso in pasta (alta fermentazione)
  • 40g olio di cocco deodorato
  • 2 cucchiaini di sale fino
  • 50g farina di tapioca
  • 7g carragenina in polvere
  • 10 gocce di fumo liquido
  • 1/2 cucchiaino curcuma in polvere

PROCEDIMENTO:

Mettere a mollo gli anacardi per 6 ore, o in acqua bollente per 30 minuti. Scolarli e metterli nel bicchiere del minipimer, o nel frullatore, insieme allo yogurt di soia, il rejuvelac, il lievito alimentare, il miso, l’olio di cocco sciolto a bagnomaria, il fumo liquido e un cucchiaino di sale fino. Frullare, ripulendo i bordi di tanto in tanto, fino a ottenere un composto liscio e denso. Ci vorranno circa 5 minuti.

Per quanto riguarda il miso dosatelo in base a quello che avete a disposizione, deve essere l’equivalente di un cucchiaino o 5g di sale. Il mio è molto fermentato e in pasta solida quindi ne ho messo una pallina grande come una nocciola, ma se il vostro è a media fermentazione aumentate la dose.

Versare il composto in un contenitore di vetro con tappo ermetico e lasciare fermentare a temperatura ambiente per 2 giorni lasciando il tappo appoggiato lasciando passare aria. Trascorse le 48 ore mettere il composto in una casseruola di acciaio o comunque non antiaderente, e aggiungere la farina di tapioca, la curcuma e la carragenina.

Cuocere a fiamma media mescolando prima con una frusta per amalgamare i 3 nuovi ingredienti e poi con una spatola di silicone. Il composto prima diventerà grumoso, poi grumoso e più solido e poi i grumi si scioglieranno e diventerà un impasto colloso, denso e liscio. Cuocere per almeno 5 minuti muovendo continuamente il composto con la spatola cercando di non farlo attaccare alla pentola.

Trasferire il composto in un coppapasta quadrato o rettangolare appoggiato su una superficie dritta, io ho usato un tagliere. Livellare la superficie con la spatola e lasciare raffreddare completamente a temperatura ambiente, quindi coprire con pellicola trasparente e riporre in frigo per almeno 1 giorno.

Io ho scelto quel tipo di forma per poi poter tagliare delle fette della dimensione perfetta per diventare un cheddar per burger o panini ma potete dargli la forma che preferite anche in base al contenitore che avete a disposizione. Dovrete solo rivestirlo di pellicola trasparente prima di versare al suo interno il formaggio. Vi sconsiglio di usare contenitori di plastica ma prediligere contenitori di vetro con tappo ermetico; per esempio lo stesso contenitore che avete usato per fare fermentare il formaggio prima di cuocerlo sarebbe perfetto.

Trascorso il riposo in frigo estraerre il formaggio dal contenitore, adagiarlo su una griglia e mettere mezzo cucchiaiono di sale sulla superficie a vista. Bagnare le dita e con esse spargere il sale su tutta la superficie del formaggio e sui bordi. A questo punto girare il formaggio e mettere il rimanente mezzo cucchiaino di sale sull’altro lato del formaggio spalmandolo allo stesso modo con le dita bagnate.

Lasciare il formaggio sulla griglia in una stanza ben areata per 4/5 giorni girandolo 1 volta al giorno. Vi consiglio di mettere sotto la griglia un piatto in quanto potrebbe perdere liquido. Il formaggio diventerà più scuro con il passare dei giorni e più sodo. Una volta che il formaggio sarà perfettamente stagionato riporlo in un contenitore con tappo ermetico, avvolto in pezzo di scottex e conservarlo in frigo per 3/4 settimane.

Vi consiglio di farne doppia dose per ottimizzare i tempi di attesa, visto che si conserva a lungo in frigo. E’ perfetto per farcire burger o panini ma anche per decorare la superficie di una pasta al forno o per una pasta ai 4 formaggi.

Per ottenere una fetta perfettamente sciolta vi consiglio di usare il vapore, per esempio su un burger cotto in padella, quando lo girate per l’ultima volta adagiate sulla superficie a vista una fetta di qualche millimetro di cheddar e coprite con il coperchio. Cuocete 3/4 minuti a fuoco medio/basso e poi componete il burger. E’ sempre meglio che ci sia qualcosa di liquido ad accompagnare il formaggio per un effetto “fuso” perfetto, come sugo per una pasta al forno o verdure saltate in una piadina.

E’ un formaggio saporito, con una nota affumicata ideale per arricchire tanti piatti e per lasciare senza parole anche i più scettici. Provate e fatemi sapere!

Cappelli da strega

INGREDIENTI:

  • 4 coni gelato vegan
  • 150g cioccolato fondente
  • Confetti di cioccolato, zuccherini, frutta secca o altro per decorare

PROCEDIMENTO:

Mettere i coni ben distanziati appoggiati su una griglia a sua volta appoggiata su un piatto. Sciogliere il cioccolato a bagno maria o al microonde. Versare il cioccolato sul primo cono ricoprendolo completamente. Ricoprire ogni cono in questo modo recuperando il cioccolato colato sul piatto se necessario.

Decorare la parte più larga del cono a piacere; io ho usato degli zuccherini colorati rotondi ma potete usare della frutta secca come mandorle, nocciole tritate, confetti di cioccolato ricoperti di zucchero colorato o frutta candita, l’importate è che vengano appoggiati delicatamente.

Lasciare asciugare completamente il cioccolato a temperatura ambiente o in frigorifero prima di spostarli.

Sono perfetti per decorare la tavola di halloween o per essere incartati in sacchetti per alimenti per essere regalati ai bambini che busseranno alla vostra porta chiedendo “dolcetto o scherzetto?”.

TIPS: se volete usarli come dolce di fine pasto di una cena a tema o per una merenda più golosa vi consiglio di inserire all’interno del cono una pallina di gelato e chiudere la circonferenza con un biscotto tipo “grancereale”. Conservare in freezer fino al momento di gustarlo e servirlo con un cucchiaio.

Focaccine di halloween

INGREDIENTI:

  • 100g lievitino (ricetta qui) (o 10g di lievito di birra fresco o 5g di lievito di birra secco)
  • 150g farina manitoba
  • 150g semola di grano duro
  • una patata media bollita e schiacciata (80g circa)
  • 30g olio evo
  • 10g sale
  • 170g acqua

SALAMOIA:

  • 20g olio evo
  • 20g acqua
  • 10g sale fino

PROCEDIEMNTO:

Per utilizzare il lievito di birra: Sciogliere il lievito in mezzo bicchiere di acqua tipida con mezzo cucchiaino di zucchero. Quando l’acqua sarà torbida e il lievito ben sciolto procedere come indicato nella ricetta considerando questa preparazione il vostro lievitino.

Mettere nel recipiente dell’impastatrice il lievitino, le farine, l’acqua e impastare con il gancio fino a ottenere un composto omogeneo. Aggiungere la patata e impastare fino a quando l’impasto l’avrà amalgamata perfettamente. A questo punto unire l’olio e lasciare incorporare anche quest’ultimo, ci vorrà qualche minuto tenendo sempre l’impastatrice a media velocità. Infine aggiungere il sale e impastare ancora un paio di minuti.

Versare l’impasto su un piano da lavoro infarinato e praticare un giro di pieghe e pirlare. Disporre il composto in un recipiente di plastica con chiusura ermetica unto precedentemente e lasciare lievitare in forno spento ma con luce accesa 2/3 ore.

Quando l’impasto sarà raddoppiato dividere l’impasto in tanti pezzi da 40g ciascuno. Praticare le classiche pieghe per ognuno di loro, creare una cupola densa e omogenea per ogni focaccina e disporre i panetti su una teglia da forno rivestita di carta forno a debita distanza (io 12 per teglia, 3 file da 4 focaccine). Far lievitare in forno spento ma con luce accesa per 1 ora e trascorso questo tempo schiacciare le palline di impasto con le dita creando le basi delle focaccine.

Intanto preparare la salamoia emulsionando 20g di olio evo con 20g di acqua e 10g di sale fino. Girare vigorosamente con un cucchiaino fino a quando il sale si sarà sciolto completamente.

Versare uniformemente la salamoia e rifare i solchi con le dita in modo che la salamoia entri bene all’interno dei buchi.

Mettere in forno spento con luce accesa a lievitare 2/3 ore, o fino al raddoppio e successivamente cuocere in forno statico a 250 gradi per 12 minuti circa.

Prima di infornare le focaccine potete decorarle a tema halloween creando una faccia mostruosa con pezzettini di olive, come vedere in foto o creare delle pizzette rosse disponendo un cucchiaino di salsa di pomodoro su ogni focaccina e disegnare un ragno con metà oliva e con la restate metà creare le zampe. Potete dare sfogo alla vostra fantasia e personalizzare ogni focaccina con un personaggio mostruoso diverso.

Sono ottime calde ma anche a temperatura ambiente e si conservano in frigo in un contenitore ermetico per 3/4 giorni.

Formaggio spalmabile di anacardi

INGREDIENTI:

  • 120g anacardi
  • 75g rejuvelac (ricetta qui)
  • un pizzico di sale

PROCEDIMENTO:

Mettere gli anacardi a mollo almeno 6 ore in acqua fredda, o mezz’ora in acqua bollente. Scolare gli anacardi, versarli nel bicchiere del minipimer insieme a un pizzico di sale e al rejuvelac. Frullare con pazienza ripulendo i bordi fino a ottenere una crema liscia e molto densa. In base a quanto avete ammollato gli anacardi questo procedimento sarà più o meno veloce; vi consiglio di fare una pausa ogni 2/3 minuti, ma in totale non ci vorranno più di 5 minuti per ottenere la consistenza giusta.

Versare il composto in un contenitore di vetro pulito con tappo ermetico e lasciare riposare a temperatura ambiente per 24 ore con il coperchio appoggiato sul contenitore senza chiudere ermeticamente. Se dovesse essere estate valutate voi in base alla temperatura quanto fare fermentare il composto. Se ci sono più di 30° consiglio di non superare le 12 ore.

Una volta lasciato fermentare il formaggio, coprirlo con il tappo ermeticamente e riporlo in frigo per almeno 6 ore prima di gustarlo. Si conserva in frigo per 2 settimane circa in un contenitore con tappo ermetico.

E’ perfetto per farcire panini o piadine, per condire una pasta al posto della panna da cucina o per farcire cannelloni o ravioli. Io lo adoro anche come aperitivo messo al centro della tavola con grissini, taralli e verdure crude. Date libero sfogo alla fantasia perchè questo formaggio ovunque lo metterete sarà un successo!

Come creare il lievito madre

INGREDIENTI:

  • Frina 00 (di buona qualità)
  • acqua in bottiglia o filtrata

PROCEDIMENTO:

Giorno 1
Mettere in un vaso di vetro 50g di farina (quella che si preferisce, io ho usato della farina tipo 00) insieme a 80g di acqua a temperatura ambiente filtrata o in bottiglia. Mescolare e lasciare riposare su un ripiano della cucina per 24 ore coprendo l’imboccatura del vaso con un telo.


Giorno 2
Prendere 50g del composto preparato ieri, metterlo in un altro vaso e aggiungere a questi 50g altri 50g di farina (della stessa tipologia del giorno precedente) e 80g di acqua. Mescolare bene e rimettere il vaso nello stesso posto di ieri. Lasciare riposare 24 ore coprendo l’imboccatura del vaso con un telo.

(il composto preparato il giorno precedente che non abbiamo utilizzato può essere utilizzato in altre preparazioni in cucina o buttato)


Giorno 3
Prelevare 50g del composto del giorno precedente e aggiungere 50g di farina (della stessa tipologia dei giorni precedenti) e 80g di acqua. Mescolare bene e lasciare riposare 24 ore coprendo l’imboccatura del vaso con un telo.

(il composto preparato il giorno precedente che non abbiamo utilizzato può essere utilizzato in altre preparazioni in cucina o buttato)


Giorno 4
A seconda del tipo di farina utilizzato si potrebbe già osservare un raddoppio nel volume del composto. Tuttavia, se dovesse essere stata utilizzata una farina integrale o semi integrale, il lievito potrebbe essere solo aumentato di volume. Procedere prelevando di nuovo 50g di starter (il composto mescolato il giorno precedente) e aggiungere 50g di farina e 80g di acqua. Mescolare e lasciare riposare 24 ore.

(il composto preparato il giorno precedente che non abbiamo utilizzato può essere utilizzato in altre preparazioni in cucina o buttato)


Giorno 5
Il composto avrà in superficie molte bolle che indicano che il lievito sta prendendo forza. A questo punto è già possibile utilizzare per la prima volta il lievito ma è preferibile usarlo nella preparazione di crecker, grissini o impasti che non prevedono grosse lievitazioni in quanto il lievito è ancora molto giovane per grandi lievitati.


Prelevare 50g di starter e aggiungere 100g di farina e 100g di acqua.


Rinfresco del licoli

In questo modo si è ottenuto un lievito madre in crema (licoli). Il rinfresco si realizza aggiungendo a 50g di licoli 100g di farina e 100g di acqua. Questa operazione va eseguita una volta a settimana, se dovesse essere conservato in frigorifero (chiudendo in barattolo ermeticamente), oppure una volta ogni due giorni se dovesse essere conservato a temperatura ambiente. Qualora la temperatura ambiente dovesse essere particolarmente elevata è opportuno rinfrescarlo giornalmente.

Questo è il procedimento da eseguire settimanalmente (o ogni due giorni) per nutrire il tuo lievito madre.

l lievito madre è abitudinario. Meglio rispettare orario, tipi di farina e acqua ad ogni rinfresco. Io per esempio rinfresco il mercoledì mattina dopo colazione usando sempre la stessa qualità e marca di farina che compro dal panettiere del mio paese; uso solo acqua filtrata perché ho il depuratore.

È possibile creare un lievito madre senza glutine con farina di riso o di grano saraceno seguendo le stessi dosi e procedimento descritti sopra. Potrebbero servire un paio di rinfreschi in più prima di vederlo con le bolle in superficie; ci vorrà solo più pazienza.

La pasta madre solida

Il lievito madre in crema è adatto a tutti i lievitati, ma per preparazioni come il panettone il lievito ideale è il lievito madre solido. E’ possibile trasformare il licoli in pasta madre solida dopo qualche mese di rinfreschi costanti. Deve essere forte e rendere bene in preparazioni meno complicate come il pane o la pizza.

In ogni caso per trasformare il tuo licoli in pasta madre solida questo è il procedimento:

  • 50g licoli
  • 50g farina 00
  • 10g acqua

Impastare con le mani fino a ottenere un panetto liscio e setoso. Dare la forma di un cilindro e arrotolarlo in un panno bianco di cotone o lino (io uso lenzuola vecchie pulite e tagliate). Fare un nodo stretto e mettere il lievito in un contenitore con chiusura ermetica leggermente aperto. Conservare nella parte alta del frigorifero per 1 settimana e poi rinfrescare con le medesime dosi.

Il lievito avanzato dal rinfresco (circa 60g) può essere utilizzato per le preparazioni della settimana rinfrescandolo in questo modo (ricetta qui)

Potrebbero volerci un paio di rinfreschi perché sia ben in forma per grandi lievitati; su questo sito troverete tantissime ricette per usare il vostro lievito madre in ogni fase del suo percorso.

Come riconoscere un lievito madre forte?

Durante il rinfresco deve avere un odore delicato di matrice alcolica, non pungente e acido. In quest’ultimo caso vi sconsiglio di utilizzarlo per grandi lievitati come il panettone ma è più adatto per un pane semplice (ricetta qui) oppure dei crecker o taralli (ricetta qui). Il lievito è attivo e in salute quando, dopo aver rinfrescato la parte che volete usare subito, essa il mattino dopo si presenta piena di bolle e raddoppiata in volume. Quel tipo di lievito è adatto ad ogni preparazione compreso il panettone. Ovviamente la stagione, la farina, l’acqua, il clima sono variabili che possono condizionare le sue prestazioni ma si tratta solo di capire cosa gli piace e come.

È obbligatorio di utilizzare sempre la stessa tipologia di farina e la stessa marca, meglio se biologica. Il mio Cesare, che ha ormai 6 anni, non è felice quando cambio marca di farina. Se per qualunque motivo doveste cambiarla dategli 2/3 settimane per abituarsi alla novità e portate pazienza.

Il lievito madre è per chi ha pazienza, per chi apprezza il processo, l’attesa e per chi si entusiasma del risultato.

TIPS: 1. E’ possibile usare una farina diversa dalla 00, ma il mio consiglio è di non farlo se è la prima volta che create un lievito madre da zero. Una volta capito il procedimento e sarà ben chiara la procedura, è possibile provare a crearne altri con farine più grezze. Ad esempio usando una farina di tipo 2, una farina di farro o di segale. Resta sottointeso che la farina scelta dovrà essere sempre della stessa tipologia ad ogni rinfresco e che potrebbero servire più giorni di quanto sopra spiegato per ottenere le bolle e il raddoppio del composto.

2. Le proporzioni per sostituire il lievito madre in una ricetta che prevede il lievito di birra sono queste:

100g di lievito madre per 10g di lievito di birra fresco oppure 100g di lievito madre per 5g di lievito di birra secco.

Oreo cheesecake

INGREDIENTI:

  • 100g anacardi al naturale
  • 400g latte di cocco in lattina
  • 3g agar agar
  • 50g zucchero
  • 30g acqua
  • 1 bacca di vaniglia
  • 300g oreo
  • 50g olio di cocco

PROCEDIMENTO:

Mettere a bagno gli anacardi in abbondante acqua bollente per 30 minuti. Separare 150g di Oreo dalla crema e metterla da parte. Frullare i biscotti con un tritatutto e unire l’olio di cocco sciolto mescolando con un cucchiaio. Rivestire il fondo di una teglia ad anello da 17 cm di carta forno e pressare con un cucchiaio il composto di olio e biscotti sul fondo della teglia in modo uniforme. Riporre in frigorifero per mezz’ora e intanto preparare la crema.

Mettere gli anacardi scolati dall’acqua nel bicchiere del minipimer insieme alla crema dei biscotti e all’acqua; frullare fino a ottenere un composto denso e liscio e metterlo da parte.

In un pentolino versare il latte di cocco, lo zucchero, l’agar agar, la vaniglia e portare a bollore girando con una frusta; far bollire per 3 minuti. Togliere dal fuoco, unire il composto di anacardi e frullare nuovamente con il minipimer per un paio di minuti fino a ottenere una crema liscia e densa. Aggiungere alla crema 75g di biscotti ore spezzettati con le mani e girare con un lecca pentole.

Prendere la teglia con la base di biscotti dal frigo e versarvi sopra la crema ancora tiepida. Lasciare raffreddare qualche minuto e poi rimettere il tutto in frigo per almeno 6 ore.

Poco prima di gustarla estrarre la cheesecake dal frigo, togliere l’anello della teglia e decorare la superficie a piacere. Io ho semplicemente tagliato a metà i restanti biscotti e li ho disposti in modo ordinato sulla torta, ma potete decorarla con cacao amaro, cioccolato fuso, biscotti sbriciolati o tanto altro.

Si conserva in un contenitore ermetico per 2/3 giorni in frigorifero.

Polpette di melanzane

INGREDIENTI:

  • 2 melanzane medie
  • 100g farina di ceci
  • un mazzetto di basilico fresco
  • 1/2 cucchiaino di aglio in polvere (facoltativo)
  • 50g pangrattato
  • 2 fette di pane in cassetta (ricetta qui)
  • 10g amido di mais
  • sale e pepe q.b.

PROCEDIMENTO:

Disporre le melanzane su una teglia ricoperta di carta forno e cuocere in forno ventilato a 200° per 40/50 minuti. Lasciare raffreddare le melanzane, quindi privarle della buccia e del picciolo. Questo passaggio potete farlo il giorno prima e conservare la verdura in frigorifero in un contenitore ermetico.

Frullare le melanzane con il basilico, aglio, sale, pepe e le due fette di pane in cassetta. Versare il composto in una ciotola e aggiungere la farina di ceci, l’amido di mais e il pangrattato mescolando bene con un cucchiaio. Il composto vi sembrerà troppo morbido ma dopo il riposo di 2 ore in frigo sarà della consistenza perfetta per creare le polpette.

Prendere il composto dal frigo, formare le polpette della dimensione che preferite e cuocerle in padella con un filo di olio girandole spesso finchè saranno belle dorate( oppure in forno ventilato a 200° per 20/30 minuti).

Servire calde con patate al forno, insalata o verdure grigliate. Sono perfette per essere intinte in una salsina allo yogurt (ricetta qui) o in una semplice maionese (ricetta qui).

Preparatele per una cena leggera, per un aperitivo con gli amici o semplicemente per stupire i vostri ospiti.

Si conservano in un contenitore ermetico in frigorifero per 3/4 giorni e vi consiglio di provarle anche tuffate nel sugo di pomodoro per condire degli spaghetti. Gli spaghetti alle polpette più buoni della vostra vita!

Risotto ai peperoni

INGREDIENTI (per 3/4persone):

  • 330g riso Roma
  • 2lt brodo vegetale
  • 2 peperoni gialli (o rossi se preferite)
  • 1 cipollotto (o uno scalogno)
  • caprino di anacardi q.b. (ricetta qui)
  • prezzemolo, sale e pepe q.b.
  • olio evo q.b.

PROCEDIMENTO:

Adagiare i peperoni interi su una teglia rivestita di carta forno e cuocere a 200° in modalità ventilato per 30/40 minuti, fino a quando la pelle diventerà scura. Una volta cotti trasferire i peperoni in un sacchetto di carta, tipo quello del pane, e a sua volta in un sacchetto di plastica chiudendo bene. In questo modo all’interno del sacchetto si formerà vapore e farà staccare più facilmente la pelle dai peperoni.

Lasciare i peperoni a raffreddare nel sacchetto per almeno 30 minuti e intanto preparare 3lt di acqua in una casserruola dai bordi alti insieme ad avanzi di verdure, come la buccia delle carote, l’eccesso del cipollotto, le estremità delle zucchine o la verdura che disponete. Aggiungere una presa di sale e cuocere per circa 30 minuti, quindi eliminare le verdure e passare a pulire i peperoni.

Aprire i sacchetti e privare della buccia, dei semi e del picciolo i peperoni ricavando delle falde pulite e lisce. Mettere i peperoni puliti in un bicchiere del minipimer, o nel frullatore, e condire con un cucchiaio di olio e una presa di sale. Frullare fino a ottenere una crema densa e lasciare da parte.

Tagliare il cipollotto finemente e cuocerlo in una pentola antiaderente con un cucchiaio di olio evo e un cucchiaio di acqua a fiamma medio-bassa. Quando sarà diventato morbido aggiungere il riso, tostare per 3 minuti circa, o fino a quando prendendone un chicco tra due dita scotterà da non riuscire a tenerlo. Aggiungere la crema di peperone e due mestoli di brodo e, da questo momento, contare 20 minuti di cottura.

Cuocere come un classico risotto aggiungendo 2 mestoli di brodo per volta, aspettare che il riso lo assorba e proseguire aggiungendone altri 2. Procedere in questo modo per 20 minuti circa, meglio assaggiarlo per ottenere la cottura che preferite. Quando sarà cotto spegnere il fuoco, aggiungere 1 o 2 cucchiai di caprino di anacardi, mescolare bene e lasciare riposare un paio di minuti.

Servire caldo guarnendo la superficie con del prezzemolo fresco tritato, pepe, un filo di olio evo e una quenelle di caprino.

Si conserva in frigorifero per 2/3 giorni in un contenitore ermetico e può essere trasformato in polpette, frullandone metà, o in un ottimo riso al salto. Buon appetito!

Frittelle di verdure

INGREDIENTI:

  • 130g farina di ceci
  • 180g acqua
  • 1/2 cucchiaino aglio in polvere (facoltativo)
  • 2 zucchine medie
  • 2 carote medie
  • 1 scatoletta piccola di mais
  • 1 cipollotto (o uno scalogno)
  • 1 cucchiaino raso di sale
  • 10g olio evo (+ q.b. per la padella)
  • Pepe q.b

PROCEDIMENTO (per 10/15 frittelle):

Tagliare finemente il cipollotto e cuocerlo in una padella antiaderente con 1 cucchiaio di olio evo coprendo con un coperchio. Intanto sbucciare le carote, grattugiarle con una grattugia con fori larghi, quindi grattugiare anche le zucchine. Quando il cipollotto sarà diventato morbido aggiungere carote, zucchine e salare e pepare a piacere. Cuocere per 10 minuti circa, o fino a quando le verdure saranno diventate morbide.

Spegnere il fuoco e lasciare da parte in attesa che le verdure si intiepidiscano. Intanto mettere la farina di ceci in una ciotola insieme a un cucchiaino raso di sale, 10g di olio evo, l’aglio in polvere e un pizzico di pepe. Versare nella ciotola l’acqua poco per volta mescolando con una frusta fino a formare una pastella densa ma non troppo.

Aggiungere alla pastella le verdure tiepide, il mais sgocciolato e mescolare bene con un cucchiaio; il composto si presenterà molto denso e compatto. Scaldare la stessa padella in cui avevamo cotto le verdure in precedenza (ripulita bene da eventuali pezzetti di verdura) e versare al suo interno 3/4 cucchiai di olio evo. Quando l’olio sarà caldo prendere una porzione di impasto riempiendo il solco di un cucchiaio e adagiarlo delicatamente nell’olio schiacciando leggermente la superficie per creare una sorta di “mini pancake”. Cuocere 2 minuti su un lato a fiamma media e girare dall’altro lato con una spatola cuocendo altri due minuti l’altro lato.

Io ne adagio in padella 4 per volta e mentre cuocio il resto del composto dispongo quelli già cotti uno sopra all’altro su un piatto in modo che restino caldi mentre vengono pronti gli altri. Servire con verdure fresche, verdure cotte, hummus (ricetta qui) o una salsina fresca allo yogurt (ricetta qui).

Sono ottime anche fredde quindi potreste farne in grandi quantità e conservarle in frigo per 3/4 giorni in un contenitore ermetico. In questo modo saranno pronte per farcire un panino, per essere scaldate in microonde per un pranzo veloce o per accompagnare un aperitivo con gli amici.

Potete utilizzare le verdure che preferite, o che sono di stagione, creando così combinazioni di sapori sempre diverse e accontentare i gusti di tutti, stupendoli con una ricetta sana, gustosa, colorata e davvero squisita.

Strawberry jam babka

INGREDIENTI:

  • 100g lievitino (ricetta qui) (o 7g di lievito di birra fresco o 3g di lievito di birra secco)
  • 300g farina tipo 2
  • 40g zucchero di canna
  • 30g olio di semi di girasole
  • 2 cucchiaini di cannella in polvere
  • 100g latte di soia tiepido
  • 200g confettura di fragole (ricetta qui)
  • 20 mandorle pelate

PROCEDIMENTO:

Se utilizzate lievito di birra scioglierlo in mezzo bicchiere di acqua tiepida con mezzo cucchiaino di zucchero. Lasciare riposare 5 minuti coperto da un panno e poi procedere con la ricetta considerando questa preparazione il vostro “lievitino”.

Mettere il lievitino, la farina, lo zucchero, l’olio e un cucchiaino di cannella nel recipiente della planetaria. Impastare con il gancio aggiungendo a filo e poco per volta il latte di soia fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo.

Praticare un paio di pieghe di rinforzo e poi stendere l’impasto alto circa 1 centimetro su un piano infarinato, dandogli una forma rettangolare. Spalmare la marmellata lasciando 1cm dal bordo dell’impasto, spolverare sulla confettura 1 cucchiaino di cannella e decorare la superficie con le mandorle tritate grossolanamente. Arrotolare il composto molto stretto, dalla parte piu’ stretta, e praticare 2 tagli per il lato lungo formando 2 lembi di impasto. Intrecciare i lembi di impasto stando attenti a non far fuori uscire il ripieno e disporre la babka in uno stampo da plumcake rivestito di carta forno.

Far lievitare in forno spento ma con luce accesa per 8 ore circo, o fino al raddoppio del volume, e successivamente cuocere a 200° in forno statico per 20 minuti, poi coprire con un foglio di carta stagnola e finire la cottura per altri 15 minuti circa. Si conserva in una tortiera oppure in un contenitore ermetico per 3/4 giorni oppure potete congelarla a fette e scaldarla in forno o nel tostapane all’occorrenza.